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St-Louis

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I miei viaggi
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Introduzione

St. Louis è stata indubbiamente una delle città protagoniste della grande espansione verso ovest, una sorta di crocevia obbligato posto lungo il fiume Mississippi, il punto di passaggio fra l’est già sviluppato e civilizzato delle grandi metropoli e l’ovest, selvaggio e misterioso ma dal richiamo irresistibile. Per questo dobbiamo approcciare St. Louis con lo spirito degli antichi avventurieri. 

Informazioni utili

St Louis si trova al confine fra il Missouri e l’Illinois, proprio al centro della sconfinata (per dimensioni e monotonia) pianura centrale americana.
Sono tanti i modi per raggiungere la città. Il Lambert international Airport offre voli giornalieri da e per tutte le principali città americane. Una soluzione di grande fascino è quella di utilizzare il treno. Amtrak offre 3 soluzioni: il “Texas Eagle” da Los Angeles a Chicago attraverso il Texas, il “Missouri River Runner” da Kansas City a St. Louis attraverso tutto il Missouri, e infine il “Lincoln Service” fra Chicago e St. Louis. O ancora, se volete ripercorrere on the road i sentieri degli antichi pionieri, St. Louis è attraversata dalla I-55 (Chicago - New Orleans) sulla direttrice nord sud e dalla interminabile I-70, che taglia in 2 il continente da Washington DC allo Utah, sulla direttrice est-ovest. Infine St. Louis si raggiunge in bus con svariate linee, per coloro che vogliono vivere un viaggio nel viaggio.
La città è davvero piccola per gli standard americani: circa 310.000 abitanti, di cui tantissimi bosniaci fuggiti dai Balcani a seguito della guerra del 1992. La più grande colonia al di fuori della Bosnia.
Il clima è abbastanza difficile, perché la piana americana non protegge né dalle correnti artiche e nemmeno dall’aria calda tropicale: gli inverni sono quindi rigidi e le estati afose. Meglio scegliere una stagione intermedia. 

Visitare St. Louis

Il Gateway Arch e l’annesso Jefferson National Expansion Memorial sono il punto di partenza di ogni visita a St. Louis. Il primo, il più alto monumento dell’emisfero occidentale, condiziona lo skyline della città con il suo ardito e gigantesco arco d’acciaio, capolavoro di ingegneria. Una volta saliti con l’apposito sistema di vagoni si gode di una vista mozzafiato che si perde all’infinito, come infinita è la pianura in ogni direzione.
Sotto l’arco si trova il museo, che con i suoi manufatti di pionieri e nativi racconta l’espansione verso ovest, uno dei periodi più controversi della storia americana: gloriosa colonizzazione per alcuni, barbaro genocidio per altri. Impossibile rimanere neutri.
In ogni caso non potevano che essere ubicati qua, la città fulcro dell’espansione per antonomasia.
Vicino al Gateway Arch si trova la Old Couthouse, anch’essa visitabile, austero monumento di un un tempo che fu (fu ultimata nel 1828). Si ricorda principalmente perché fra le sue mura ebbe luogo uno dei primi processi intentati da uno schiavo (Dred Scott), per reclamare la propria libertà. Era il 1846, e lo schiavo precursore della lotta per la libertà non vinse in corte: ci sarebbero voluti oltre 100 anni di acerrime lotte e una guerra sanguinosa per restituire agli african american la dignità perduta. La loro statua è esposta vicino all’edificio.
Un tour sicuramene fuoi dal solito è quello che ci porta alla visita dell’antica birreria Anheuser-Busch Brewery, una delle tante dove oggi si produce la diffusissima (almeno in America) Budweiser. L’edificio, aperto nel 1852, ospita ospita antichi macchinari così come impianti di produzione moderna della birra. Sono possibili diversi tipi di visita per il complesso e alcuni sono riservati solo ai maggiori di 21 anni: conviene informarsi prima. Persino per accedere al sito e prenotare le visite dovete dichiarare l’età: stranezze dell’America!
Merita una passeggiata anche Forest Park, proprio al centro della città, con l’annesso World's Fair Pavilion: costruito nel 1909 nella zona dove si era tenuto “l’Expo” del 1904, offre una veduta splendida dell’intero parco. E se avete bambini Forest Park è perfetto, perché al suo interno si trova anche lo zoo di St. Louis, e sempre per fare contenti i bambini non può mancare una visita a Magic House, il Museo dei Bambini di St. Louis, uno dei migliori Children’s Museuem degli Stati Uniti .
St Louis offre naturalmente anche tanti musei (una lista davvero lunga e variegata), fra i quali spicca il National Churchill Museum. Si tratta dell’unico museo negli Stati Uniti dedicato al grande statista inglese e, che mi risulti, uno dei pochi musei americani dedicato specificatamente a un personaggio storico non americano. Ma si sa, il rapporto fra Churchill e l’America fu davvero speciale!

Una bella zona a St. Louis  è senza dubbio The Hill, il quartiere italiano. E’ una zona che ho  trovato autentica e commovente. Autentica perché non essendo un luogo prettamente turistico, non ha mai avuto bisogno di mascherarsi per piacere ai viaggiatori: the Hill è quello che è, con i suoi scorci e i suoi tricolori, prendere o lasciare. Commovente perché nonostante i suoi abitanti siano oggi americani al 100% ormai da generazioni, l’orgoglio di provenire dal Bel Paese è ancora evidente.
Il tricolore campeggia praticamente ovunque, si gioca a bocce fra anziani, la chiesa è l’epicentro del quartiere, i negozietti di alimentari ci ricordano addirittura un’Italia diversa, le tradizioni sono rispettate. Mi sono sentito subito a casa, e ho guardato con rispetto la famiglia italiana raffigurata nel monumento agli emigranti. La sera, poi, da Cunetto’s House of Pasta (un ristorane da non perdere), l’apoteosi: italiano io, americani loro, ma con tantissimo in comune.
L’altro luogo è The Loop, così chiamato per via dell’antica linea del tram le cui carrozze dovevano essere “looped” (girate su se stesse) per poi raggiungere le altre località Questa zona storia, considerata una delle 10 strade più interessanti d’America, offre un’esperienza yankee al 100% con i suoi 6 isolati di negozi, boutique, gallerie d’arte, ristoranti, e non manca una “walk of fame” modello Hollywood, dedicato alle celebrities nate a St. Louis: Tina Turner, Chuck Berry, 
Miles Davis e Jimmy Connors (nato in effetti nell’area metropolitana di St. Louis, nell’Illinois) sono le star indiscusse.
Poco fuori dalla città una visita veloce merita il Route 66 State Park, un piccolo museo sulla route 66 con ingresso gratuito, e poi il famoso Old Chain of Rocks Bridge
il ponte sul Mississippi situato a nord di St. Louis,sulla Riverview Drive parallelo al moderno ponte della Interstate 270. Per molti anni ha fatto parte della Route 66 ed oggi lo si puo’ attraversare a piedi o in bicicletta: si è a meta’, tra il Missouri e l’Illinois.

Questa è St. Louis: una città che va esplorata e assaporata piano piano per penetrarne i tanti reconditi segreti che attendono solo di essere scoperti dal viaggiatore.
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