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Reflection Canyon


Mercoledi 14 Agosto



Questa mattina è il gran giorno, ieri sera ho visto le previsioni e per due giorni almeno le possibilità di pioggia sono basse, quindi alle sette sono già pronto, metto in moto e mentre mi avvio al visitor center di Escalante mi si accende nuovamente la spia della gomma dietro.
Vado comunque al visitor center e quando vedo che apre solo alle otto (due anni fa apriva prima) torno al distributore per rigonfiare la gomma che se darà problemi lungo il viaggio userò lo slime.
Torno al visitor center e spiego alla ranger dove voglio andare, lei subito mi dice che non conosce il posto e allora chiama un suo collega.
Spiego quindi a lui che voglio arrivare al Reflection Canyon
parcheggiando l’auto più o meno dal trailhead del Llewelyn Canyon.
Il ranger stranamente sa di cosa sto parlando e, essendo da solo, mi mette subito in guardia sulla lunghezza del percorso e della sua difficoltà.
Io ormai sono deciso, anche se non so ancora bene a cosa andrò incontro. Il ranger mi fa il permesso del Back Country per due giorni visto che poi è mia intenzione, dopo aver passato la notte a Reflection, di andare a dormire al trailhead di Coyote Gulch.
Tra chiedere e scrivere le varie cose parto verso le 8,30 da Escalante e so che ci vuole circa 1ora e ½ /2 per arrivare quasi al fondo della Hole in the Rock, anche se io mi fermerò qualche miglio prima.
Parto bello carico, la strada è diciamo in ottime condizioni con i soliti saltellamenti e dopo circa alla deviazione del Coyote Gulch la strada diventa più bruttina, ma comunque fattibile senza inserire il 4wd.
Mancano ormai poche miglia da dove dovrò partire per l’escursione, sono circa 45 miglia dalla strada asfaltata e non ho giustamente ancora incontrato nessuno, quando sento un botto, la gomma è andata.
Scendo pensando che sia quella che mi segnalava il display della macchina invece, con mio stupore, è quella anteriore destra. E’ già tutta completamente a terra e riesco a vedere il taglio, troppo grande per mettere lo slime, devo cambiarla e penso che sarà quasi impossibile che riescano a sistemarla.
Quindi passa altro tempo e arrivo verso le 11:40 dal punto che mi ero prestabilito, prendo lo zaino e controllo di aver preso tutto e mi metto in marcia.
Già da subito mi rendo conto che lo zaino è troppo pesante, saranno sui 20 kg e dovrò fare circa 14 km di trail per arrivare a Reflection in una zona desertica, impegnativa e senza indicazioni se non quelle del gps.

Il peso oltre che dalla tenda è dato dai quasi 8 litri tra acqua e gatorade, cavaletto, macchina fotografica, qualche snack e sacco a pelo. So di per certo che al Reflection non potrò trovare acqua se non magari da qualche pozza in mezzo alla roccia e quindi, per non portarmi il necessario per purificarla e rischiando anche di non trovarne, ho scelto di portarmela subito, almeno quella che io ritenevo sufficiente.
Con me ho il mio fedele gps da trekking Garmin  più un Garmin Fenix da polso e nello zaino la mappa e la bussola, in caso la tecnologia mi lasciasse solo.
Parto che ci sono circa 40° e sole pieno, seguo il percorso gpx
, all’inizio, per i primi 4-5 km si segue circa una pista, forse quella battuta dal bestiame in mezzo a piccola vegetazione.
Quindi la prima parte è agevole ma dopo quel primo tratto la temperatura aumenta siamo sui 45° e il peso dello zaino mi sta davvero massacrando, così dopo 5 km faccio una pausa, mangio una barra energetica e bevo qualcosa.
Avevo calcolato circa 2-3 litri di acqua per l’andata, quindi cerco di bere ogni tanto, facendo attenzione a non sforare.
Da qui il percorso si fa più duro, nessuna pista da seguire ma si cammina solo in mezzo al nulla guardando di tenere la traccia del gps, ci sono da attraversare diverse collinette e quindi lo sforzo aumenta tra salite e discese in un terreno roccioso e friabile e in più il sole non da tregua.
A metà percorso ho già le spalle indolenzite e faccio una pausa, cominciano a venirmi dei dubbi sulla fattibilità, ma ormai sono lì, non posso mollare, rialzo lo zaino che mi sembra sempre più pesante e riparto. Il problema della gomma non ci voleva e mi costringe a non fare pause e a fare l'andata con un caldo bestiale.
Ogni tanto mi volto indietro e vedo le montagne sempre vicine come prima e non mi sembra di allontanarmi, eppure è solo un’impressione, sto, malgrado il peso, tenendo un buon ritmo.
Dopo circa 10 km il percorso peggiora , tanti sali e scendi, ma sono il minimo per attraversare gli ostacoli o canyon troppo profondi, seguo la traccia  con un buono zoom e cerco di non uscirne per più di 20 metri.
Dopo poco lo scenario cambia completamente, ora si cammina su roccia, anche qui diversi sali e scendi e la fatica comincia a farsi sentire, ma lo scenario è davvero bello, anche se del Lake Powell ancora nessuna traccia.
Intanto i due litri nella camel back sono finiti e inizio l’altro litro, ho troppa sete e non vedo la fine del trail, le spalle  chiedono pietà e a due km dalla fine faccio una veloce pausa all’ombra di una roccia.
Riparto e finalmente vedo uno scorcio di acqua del lago, ormai manca poco, scalo l’ultima collina di roccia e davanti ai miei occhi si presenta il favoloso Reflection Canyon, incredibile, finalmente poso lo zaino e prima di spegnere il gps controllo la traccia, sono arrivato in circa 4ore.
Dopo alcune foto veloci, scendo ancora più vicino alla roccia, ma è molto ripida e farò fatica a risalirla dopo.
Devo cercare un punto dove piazzare la tenda, ci sono lì vicino 2 buche piene di sabbia, ma è tutto fangoso con acqua stagnante molto sporca, quindi devo trovare qualcosa di diverso.
In quel momento  si alza un forte vento e quando trovo poco distante un’altra buca provo a montarla, ma niente da fare, il vento è troppo forte e la mia tenda rischia di diventare un aquilone, provo e riprovo ma niente, decido quindi di aspettare se si calmerà il vento.
Tutto questo muovermi mi sta facendo sprecare altre energie e se ne va un’altra bottiglietta di gatorade che ormai, dato il caldo, sembra the all’arancia, ma poco importa ho troppa sete.
Decido quindi di mettermi in un punto all’ombra e godermi la vista sotto di me, passano molte barche di turisti e altri che fanno sport acquatici, non immagineranno che ci sia qualcuno dall’alto che li sta guardando.
Faccio un giro intorno se per caso qualche buca avesse dell’acqua, ma niente tutto secco e più a guardare il Reflection e più mi prende sete.

Il sole si sta abbassando e io devo ancora montare la tenda, ormai è ora, il vento non si calma e devo quindi trovare un posto un po’ riparato, il problema è che qui è tutta roccia e quindi scendo leggermente dalla collinetta e trovo un pezzo con un po’ di sabbia, qui il vento sembra meno forte e anche se con qualche difficoltà, riesco a montarla.
La sabbia è poco profonda quindi i picchetti tengono decisamente poco, così cerco qualche pietra da mettere sopra, ma anche qui la ricerca non è facile, ci sono solo frammenti, per di più molto fragili.
Piazzo così all’interno della tenda i vari pesi per cercare di darle un po’ di stabilità e faccio il conto dell’acqua rimasta, rimangono in tutto circa 3 litri di acqua, ma due mi serviranno per il ritorno, quindi dovrò farmi bastare quel litro abbondante per la serata.
Mi rendo conto che l’acqua con me è poca, ma confido di partire appena ci sia luce, per avvantaggiarmi delle temperature più fresche e anche che lo zaino sarà un po’ più leggero, almeno cerco di farmi forza con queste idee.
Poco lontano da me ci sono alcuni piccoli cactus cosi prendo il coltello , tolgo le spine, li taglio e li metto in una sacchetta, in caso di emergenza domani potrei usarli, ma per fortuna non ne avrò bisogno.
Non ho molta fame, anzi se mangio qualcosa ho paura che mi venga ancora più sete, quindi decido solo per due morsi ad una barretta e una mela.
Sono le 21, ormai il sole è calato ma l’orologio mi segna ancora 32°, cerco di bere a sorsi l’ultima acqua, fa veramente molto caldo, spero quindi che la temperatura nella notte si abbassi.
In lontananza vedo delle nuvole cariche e da una parte spero che arrivino qui da me, anche se la pioggia in quel punto non deve essere molto piacevole, anzi sarebbe pericolosa.
Il tempo passa e mi addormento, ma vengo svegliato, non so a che ora, da un vento molto forte, non sembra smettere e la tenda ne risente visto che non ho potuto fissarla bene.
Infatti  per colpa del vento, il telo superiore della tenda riporterà danni irreparabili e diventerà inutilizzabile.



Mg. parziali: 58,2 Mg. totali: 615,2


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